Dispersione del calore

Pubblicato il 26-10-2016 in i 5 pilastri, passivhaus
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Perché è così importante la dispersione del calore? Perché è quello che fa essere cara la bolletta del riscaldamento ed è la causa principale dell’inquinamento atmosferico.

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Varie volte quando in cantiere ho lavorato con impresari, operai, artigiani o semplici persone (che non conoscono il protocollo degli edifici Passivhaus) si è sempre venuti a frasi del genere: aaaaa… gli edifici sacchetti di plastica, …già, ma una casa che non respira non si può vivere… si però poi alla fine tanto lavoro ma poi…

Ok, allora parliamoci chiaro…Vi siete mai chiesti quale è il motivo per cui gli edifici consumano molto per scaldarsi? Ecco un esempio molto semplice: prendete un termos e metteteci una bevanda calda…come mai lì la bevanda non si raffredda mentre l’aria di casa si? Per un semplicissimo motivo: il calore esce di casa dagli spifferi e non solo! Facciamo un paragone: La nostra casa è come uno scolapasta è il calore come l’acqua, quindi se vogliamo mantenere l’acqua (il calore) dobbiamo metterla (tenerlo) in un contenitore (ambiente) senza buchi (dispersioni). Esattamente così è per il calore: Dobbiamo evitare che si disperda.

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La dispersione di calore come avviene? Il calore si disperde in due modi: per contatto o attraverso l’aria.

Passaggio per contatto: Conduzione

la dispersion attraverso il contatto funziona esattamente come quando mettete la mano calda su un oggetto freddo. Dopo un po’ la superficie dell’oggetto si è scaldata e voi sentirete freddo alla vostra mano. Il principio di chiama “conduzione”: ovvero quando due oggetti, che hanno temperatura differenti, sono a contatto quello più caldo cede del proprio calore a quello più freddo. Scaldando un ambiente si scaldano anche i muri, ma se questi hanno un lato verso un locale caldo, il muro farà da autostrada per il calore facendolo passare, attraverso il suo spessore, da un ambiente all’altro.

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Passaggio con l’aria: convezione

Il secondo modo di dispersione del calore avviene tramite il ricambio dell’aria. Tra due ambienti (a temperatura differente dell’aria) divisi da un muro, l’aria si infiltrerà nel muro, attraverso buchi, fessure, etc. e tenderà a migrare dall’ambiente più calda a quello più freddo. Vi sento già obbiettare…ma come buchi nel muro? Ma dai…se un edificio è nuovo non ci sono né crepe né buchi o fessure! Mi spiace, ma questo non è vero. Il muro può essere nuovo ma i buchi e le fessure ci sono, non perché il muratore ha lavorato male ma perché nel muro è fisiologico che ci siano buchi, cavità, tubi, etc.

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Il muro è fatto da mattoni bucati, poi è rivestito da intonaco. Dentro il muro, però, ci sono le canaline corrugate (tubi morbidi) dove passano i cavi elettrici, del telefono, tv, etc. Le canaline sono giuntate, unite tra di loro e si raggruppano in scatole di derivazione etc. Niente di ciò è stagno, per cui l’aria calda del nostro salotto si infila nella presa elettrica, attraverso le canaline arriva alla scatola di derivazione o nelle sue giunture e da lì si disperde dentro i mattoni vuoti, per infilarsi in una nuova scatola di derivazione (del campanello, per esempio) e poi da lì uscire (dal campanello o dalle uscite cavi per le lampade sterne…). Questo è solo uno ma ci sono molti altri esempi; ecco perché il nostro muro è pieno di buchi e fessure.

Purtroppo questi buchi e queste vie di fuoriuscita dell’aria non sono “piccole” come potrebbe sembrare, perché quello che conta non è solo la loro dimensione ma è la quantità di aria (flusso) che passa in essi ed è questa che determina la maggior o minore dispersione.. Provate in inverno ad aprire una scatola di derivazione e a mettervi la mano…sentirete che c’è un vera brezza!!!!!!

L’unica maniera per non disperdere il calore è evitare che il calore passi da un ambiente caldo ad uno meno. Le soluzione sono due: per la conduzione è fare un buon isolamento; per la ventilazione evitare che ci siano fessure e spifferi.