colore: primario, secondario, terziario.
Quando vogliamo decorare una stanza di solito iniziamo col pensare a quale colore vogliamo usare: partiamo col decidere quelli per le pareti, per le tende, per il divano ed cuscini, etc. I colori che scegliamo sono, quasi sempre, quelli che ci piacciono, che ci intrigano o quelli che, visti nel negozio, ci attraggono maggiormente; però accade, a volte, che vedendo i nuovi cuscini o le tende appena comparate, abbinati al divano ci rendiamo conto che i loro colori non stanno così bene come pensavamo (se non addirittura stonano). Ma come mai alcuni colori assieme funzionano e sono gradevoli, anche se in forte contrasto tra di loro, ed invece altri, che ci sembrano simili, avvicinati non si possono guardare? Una spiegazione può essere in relazione alla natura dei colori, non tanto alla loro natura fisica , ma come sono fatti i colori.
I colori primari
Tutti i colori che noi vediamo sono il risultato della mescolanza di tre colori base detti “colori primari” (i tre colori fondamentali) perché grazie alla reciproca mescolanza (combinazione) si possono ricreare tutti gli altri colori esistenti e vengono detti colori primari. Nel corso della storia sia gli scienziati sia i pittori hanno dimostrato l’esistenza dei tre colori primari, ma non concordano sulla terna ; noi ci occupiamo della terna di colori primari scoperta ed usata dai pittori perché i colori di questa terna, vengono universalmente (da pittori e da scienziati) definiti “assoluti”. La definizione di colori “assoluti” dipende dal fatto che essi non si possono ottenere con nessuna mescolanza di altri colori.
I colori assoluti e primari sono
il giallo
il ciano (erroneamente, ed a torto, detto anche il blu in quanto il ciano è più sulle gradazione dell’azzurro)
il magenta (comunemente ed erroneamente definito il rosso)
Colori secondari
Importante per l’uso e la definizione dei rapporti cromatici è una seconda terna del colore detta “colori secondari”: essi sono i colori formati dall’accoppiamento tra due dei colori primari e sono: arancione, verde viola.
L’arancione è dato dalla mescolanza tra il magenta (rosso) ed il giallo
Il verde si ottiene unendo il ciano (blu) con il gallo
Il viola invece è la risultanza della unione tra il magenta ed il ciano
Colori primari e secondari sono alla base sia delle realizzazione, sia delle variazioni delle gradazioni colorimetriche.
Spesso i colori secondari sono anche definiti complementari (dei colori primari) : più precisamente un colore secondario è complementare di quel colore primario che non è intervenuto alla sua realizzazione. Importante è il rapporto tra le coppie di colori formate da due colori, un primario e il suo complementare, in quanto questi due colori sono considerati in equilibrio tra loro. Equilibrio, per quanto riguarda l’interior design, significa che stanno bene accostati tra loro. Un altro aspetto importante tra un colore primario e il suo complementare secondario è che la loro mescolanza (in parti uguali) crea la stessa tinta, un colore grigio: il grigio è dato dall’equilibrio tra il bianco ed il nero e quando l’occhio guarda il grigio è fisiologicamente nella condizione di equilibrio.
Colori terziari
Esiste anche un altro gruppo colore fondamentali ai fini degli abbinamenti cromatici che vengono chiamati colori terziari e sono formati dall’abbinata tra un colore secondario ed uno primario, questi colori sono:
verde giallognolo, formato appunto dal verde più il giallo
giallo arancio, formato dal giallo e l’arancio
rosso aranciato ovvero rosso piu arancio
rosso violaceo, rosso più viola
blu verdastro, blu più verde
blu violaceo, ovvero blu mescolato col viola
il loro uso comunque è meno importante ai fini degli abbinamenti cromatici, ma può venire in aiuto per definire alcuni accenti cromatici utili a vivacizzare o smorzare la gamma cromatica di un ambiente.
Il bianco ed il nero
A questo punto dobbiamo fare un discorso a parte per due colori, il bianco ed il nero. Questi due colori, tanto amati dai minimalisti (il primo) e dal sostenitori del fa fine ma non impegna (il classico tubino nero dei faschion chic), come si inseriscono in queste classi dei colori? Ma più ancora posso essere considerati dei colori? Beh se ci rifacciamo alla disputa tra gli scienziati e i pittori troveremo anche qui due affermazioni molto diverse: per lo scienziato non possono e non sono colori perché il bianco non è altro che la somma di tutti i colori ed il nero l’assenza totale di qualsiasi colore. Diversamente è il pensiero del pittore che invece li considera dei colori importantissimi, anche se li definisce come “colori acromatici” (ovvero privi di colore).
Per i pittori il colore bianco rientra nel gruppo dei colori primari per il motivo che esso non può essere ottenuto attraverso la mescola di altri colori e quindi, come per i colori assoluti, deve essere trovato in natura. Il nero invece è considerato come un colore secondario (ma non nel senso che fa parte del gruppo dei colori secondari) perché può essere ottenuto mescolando più colori tra di loro. Anche se per essere sinceri il vero colore che si ottiene dalla mescolanza di tutti gli colori (ma bastano i tre primari perché possono creare tutti gli altri) è un colore molto molto scuro, molto vicino al nero assoluto, ma non si può definire tale.
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